venerdì 21 ottobre 2011

Pareri: Coldplay - "Mylo Xyloto"

Premessa: Il bassista è BONO. Il bassista è VERAMENTE bono. Ma di un bono inconcepibile, che va oltre il mero aspetto fisico. Passino le foto shirtless che fanno sempre più che piacere, ma guardate che visino .. metà pezzo di merda/stronzo metà cucciolo puccioso da strapazzare. amoTi, semplicemente amoTI.



Arriva "Mylo Xyloto", quinta fatica discografica di Chris Martin (per nulla bono come il bassista) & Co.
Apertuna strumentale omonima che serve ad introdurre il primo pezzo, quella "Hurts Like Heaven" che è semplicemente uno scarto di "The Head on the Door" dei Cure rubato dagli archivi di Roberth Smith. E fondamentalmente, escluso qualche picco positivo, l'album procede sulla stessa direzione per i successivi 40 minuti: chitarrine sempre presenti, tastiere ben fatte e piacevoli, molto retrogusto '80s e tanto Pop.
"Paradise", il secondo singolo, è tanto melensa quanto noiosa, ottima per scaldare il pubblico degli stadi con tanto di "Ooohhh" da cantare tutti assieme, poi basta! L'altro singolo, quella "Every Teardrop is a Waterfall" uscita st'estate, è insieme il primo pezzo più gioioso dell'album e la traccia più movimentata e catchy del lotto, retta benissimo dalle tastiere iniziali, dalla chitarra onnipresente lungo tutto il pezzo e le martellanti percussioni conclusive del simpaticissimo batterista orsetto.


"Charlie Brown", che viene acclamata dai fan come il miglior pezzo del disco, inizia nel peggiore dei modi, con quelle cazzo di vocine che a me ricordano solo una cosa: i topolini di Babe Maialino Coraggioso. L'ODIO.
Pezzi molto simili, che partono, sembrano carucci ma non decollano mai .. mezzo noioso, mezzo interessante, sto Mylo Xyloto a me ancora non m'ha conquistato. E a poco servono i momenti acustici e lamentosi come "Us Against the World" e "U.F.O.", semplicemente le palle a terra proprio. Roba da farvi una pera nel frattempo, con Chris Martin che più che cantare interpreta come se stesse per scoppiare a piangere da un momento all'altro. Evidentemente fanno cagare anche a lui.
Poi, ad un tratto, LA PAURA. "Princess of China" feat. Rihanna. E scopri, tuo malgrado, che non è manco la traccia più brutta e imbarazzante del disco (il titolo in questione spetta di diritto a "Major Minus"). Abbastanza catchy, con tanto di atmosfere china in sottofondo, scelto come terzo singolo (giusto per ritrovarci mese prossimo con l'ennesimo video-singolo di Rihanna) annoia difficilmente ma come duetto non funziona. La voce della mignottona e di Martin non si amalgamano proprio assieme, pare che ognuno canta pe lì cazzi sua in pratica. Segue "Up In Flames" che è sicuramente una delle perle dell'album, se riuscite a sopportare il falsetto gay del leader pacifista.

Ora il disco tutto sommato non è proprio da buttare via, si lascia ascoltare piacevolmente il problema è che è parecchio sotto tono, pezzoni memorabili ce ne sono davvero pochi. Continua dunque la spirale discendente dei Coldplay che li porta a diventare più pop e schifosamente mainstream come mai prima d'ora. Melensi, smielati come nessuno, fino alla nausea. Però anche canzoni paracule che dal vivo sapranno sicuramente far eccitare e cantare le masse.
Io vado a spararmi "Shiver", voi tenetevi pure questo ..

1 commento:

  1. Per ora ho ascoltato metà album e convengo con te...è carino ma passa tutto veloce veloce, nessun picco. Piacevole comunque!

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